Giordano Falco

Giordano Falco (che sarei io) amo definirmi un cantastorie. Sono arrivato tardi alla scrittura e quasi per caso. Dopo una vita lavorativa spesa in ambiti tecnici, ho scoperto che scrivere mi rilassa. Ho una formazione scientifica, mi sono occupato di informatica e programmi per computer, ma letteratura e filosofia hanno sempre costituito parte integrante della mia giornata. Tra i miei autori preferiti segnalo Bertrand Russel e Kafka, ma anche Bakunin, Sartre e Kant per la filosofia. Mentre nell’ambito contemporaneo leggo di tutto.

Attualmente son amministratore di un’azienda che si occupa di telecomunicazioni. Vanto al mio attivo diversi romanzi alcuni pubblicati in Inglese. Se dovessi definire i miei romanzi sarebbe difficile farlo. Quando mi viene un’idea, scaturita da qualche storia in un giornale o alla televisione, scrivo una bozza immediatamente. Poi se mi soddisfa e ho una buona ispirazione continuo il romanzo. Mi piace scrivere di tutto: dalla fantascienza ai polizieschi ai romanzi storici. Il commissario Angelo Della Morte è il personaggio che mi ha dato più soddisfazioni. Piace al pubblico e mi piace scrivere le sue vicende. Il commissario vive in un mondo tutto suo con i suoi riti e i suoi personaggi ormai familiari. Può sembrare arrogante ma fondamentalmente è un uomo buono e giusto e profondamente solo nonstante sia sempre circondato da donne avvenenti. Ogni volta che crede di aver trovato l’amore immancabilmente si sbaglia e viene deluso dalla donna di turno.